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Vasche in Pietra e Lanterne

Le vasche in pietra e le lanterne sono un tipico elemento che fa parte della tradizione del giardino giapponese. Entrambe derivano dalla tradizione della cerimonia del the. Per tutti e due questi elementi nel corso del tempo si sono delineati due stili artigianali differenti. Il primo che vuole che le forme siano naturalmente ricavate da pietre con il minimo dell'intervento umano. Il secondo, che origina dalla tradizione dei marmisti cinesi, ha invece sviluppato un elevato numero di stili e forme, con fregi e fronzoli di ogni tipo





Abbiamo accennato in un precedente articolo alla tsukubai, una vasca di pietra tipicamente associata ad un getto costante d'acqua. Ebbene vi sono diversi tipi di vasca in pietra con diversi utilizzi e diverse origini. La kazari o chozubachi è la versione più ornamentale della vasca in pietra. Tipicamente è circondata da una radura di bamboo ed è posta ad altezza uomo. La sua funzione è puramente estetica e dunque riconducibile a quella tradizione cinese che vuole che essa sia elemento di spicco all'interno della zona che la contiene. La tsukibai invece viene posta al livello del terreno, affinchè l'ospite si costretto ad inginocchiarsi ( cerimonia del the ) per potersi lavare le mani. Attorno alla tsukubai sono disposte in ordine ben definito 3 pietre che fanno da cornice ad un'area tipicamente ricoperta da ciottoli in cui scrollarsi l'acqua dalle mani. Le pietre n questione sono : Mai-ishi, Yusoseki, Teshoku-ishi . Come sempre ricordiamo che i numeri dispari, e in particolare il numero 3 sono elementi ricorrenti dell'estetica del giardino giapponese. 3 sono gli elementi del giardino ( pietra, acqua, piante ), 3 sono i lati esposti della sala della cerimonia del the, ecc.


Nel periodo Momoyama venivano allestite delle piccole lanterne durante la cerimonia del the. Tipicamente esse erano di legno o composte da rocce sovrapposte. La luce che ne generava era debole ma diffusa. Con il passare del tempo la lanterna in pietra è divenuta elemento principe del giardino giapponese, e quindi della cerimonia del the.
Anche per le lanterne esistono due tipi di realizzazioni. La prima è rappresentata da una serie di pietre sovrapposte in cui una sola pietra, di solito la terza dal basso, è scavata al fine di contenere la candela. La seconda invece differisce in forme e stili, con cappelli ottagonali o tondi, o linee che ricordano la forma dei fiori d'acqua. In generale la lanterna dovrebbe sempre essere vicina ad un luogo di sosta, ma mai immediatamente visibile. Essa deve essere parzialmente coperta da piante e la luce che essa produce di sera deve simboleggiare un punto d'arrivo non scontato, l'idioma di un'ideale percorso spirituale che dalla contingenza delle cose terrene riporta all'origine. La lanterna è simbolo di un luoogo all'interno di noi stessi, del nostro giardino interiore.


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